STORIA DEL SANTUARIO
Edificato tra il 1594 e 1619 per volere della comunità trevigliese, il Santuario della Beata Vergine delle Lacrime è un costante richiamo al culto mariano e ad un episodio miracoloso. Il 28 febbraio del 1522, mentre le truppe francesi rischiavano di distruggere Treviglio, un'immagine della Madonna con Bambino, dipinta su una parete del Monastero di Sant'Agostino, iniziò a trasudare lacrime e il generale francese Odet de Foix, devoto alla Vergine, risparmiò il territorio dal saccheggio. L'autenticazione del miracolo viene iniziata nel 1583 per volontà di San Carlo Borromeo e portata a termine nel 1591, quando viene decisa la costruzione del santuario. Il Consiglio della Comunità decise nel 1591, di eleggere quattro soprintendenti per provvedere all'erezione del Santuario e il 25 marzo 1594 si posò la prima pietra.
AMPLIAMENTO DEL SANTUARIO
Nel 1835 venne costruito il campanile mentre fine Ottocento, si decise di ampliare la chiesa su progetto dell’architetto Cesare Nava inglobando l’area dell’antico convento agostiniano, soppresso in seguito agli avvenimenti della Rivoluzione Francese.
I lavori, iniziati nel 1899 terminarono tre anni più tardi.
Il 24 febbraio 1899 S.E. il card. Ferrari, Arcivescovo di Milano, venne a deporre la prima pietra e poi, di nuovo nel luglio 1900, il card. Arcivescovo Ferrari venne a visitare i lavori e fissò le feste e le cerimonie di inaugurazione e consacrazione per il 9,10,11 agosto del 1902.
Nel nuovo santuario si avvertiva forte anche l’esigenza della decorazione dell’abside e della volta, ma lo scoppio della prima guerra mondiale interruppe ogni progetto.
Si riprese nel 1919 quando il pittore Cresseri si dedicò alla decorazione dell’abside, con rappresentazioni della storia del miracolo, conclusa nel luglio del 1921.
Furono poi dipinte anche “la Nascita” e “la Crocifissione” sulle pareti laterali del presbiterio ed infine la grandiosa “Assunzione” nella tazza del presbiterio.
I restanti lavori di decoro, commissionati al pittore Bevilacqua, continuarono solo nel 1937 con la decorazione delle vele della cupola ogivale del Santuario, terminate nel 1939, e poi i quattro quadri sottostanti che illustrano alcune scene della vita di Maria.
I lavori di decorazione terminarono nel 1940 quando furono completate le due cappelle laterali del transetto.
INTERVENTI DI RESTAURO
Dopo la fase di progettazione e di ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, i RESTAURI ESTERNI sono iniziati nell’ottobre 2015 e si sono conclusi nell’aprile 2017 interessando l’intero involucro esterno del Santuario e risanando facciate, tetti, vetrate, gronde e zoccolature in pietra.
I lavori hanno portato alla messa in sicurezza di tutto l’edificio, con l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua che stavano già creando gravi danni ai dipinti all’interno della Chiesa.
Nel 2018 sono iniziati i RESTAURI INTERNI, che si sono articolati in tre diversi momenti.
Il primo ha riguardato il rinnovo della parte impiantistica, il restauro delle sagrestie e la formazione di nuovi bagni.
Il secondo ha riguardato il restauro della Cripta e il terzo il restauro delle superfici decorate interne.
Nel marzo 2018 è iniziata l’impegnativa opera di sostituzione dell’impianto di riscaldamento ad aria che oltre ad essere ormai superato e molto dispendioso era anche la causa principale del danneggiamento delle superfici decorate interne che risultavano molto alterate nei colori e ingrigite a causa dalle grandi quantità di polveri e sporco depositate.
Qui la sfida è stata davvero enorme, perché si è trattato di sostituire il vecchio impianto con un moderno impianto a pannelli radianti a pavimento, più confortevole e meno costoso, conservando però l’antico e prezioso pavimento originale in marmette a 5 colori.
In un mese circa tutte le 7300 antiche marmette sono state rimosse, grazie ad un attentissimo lavoro di taglio che ne ha evitato la rottura, sono state numerate, pulite e lavate ad una ad una e depositate in grandi ceste appoggiate sulla pavimentazione centrale che non era stata toccata perché troppo preziosa.
Terminata la rimozione sono iniziati i lavori di scavo per la realizzazione degli impianti sotto pavimento.
Alla fine, dopo la realizzazione dell’impianto di riscaldamento vero e proprio, sono state riposizionate, con una operazione molto lunga e delicata, tutte le antiche marmette per ben 700 metri quadrati di pavimento.
Nel novembre 2018 sono iniziati i lavori di restauro della grande Cripta sotterranea, che è posizionata sotto il presbiterio e che era chiusa ai fedeli dalla metà degli anni ottanta cripta perché considerata non agibile a causa della elevatissima umidità presente.
All’interno troviamo opere del nostro artista trevigliese Trento Longaretti, opere che a causa dell’elevata umidità risultavano molto danneggiate: le due bellissime grandi vetrate istoriate sono state completamente restaurate da un laboratorio specializzato, cosi come il grande mosaico absidale, tutto in tessere in oro e marmi colorati, è stato completamente pulito, integrato e consolidato.
Nel dicembre 2018 è infine partito il restauro delle superfici decorate interne.
Dopo l’installazione dei maestosi ponteggi di servizio, sono state eseguite tutte le campionature di ogni fase di intervento, per verificare quanto era stato previsto nella fase progettuale, grazie all’esame ravvicinato delle superfici, e per il confronto con i funzionari della Soprintendenza, in modo da affinare le modalità di intervento e ottenere il benestare alla esecuzione
I lavori sono iniziati dal presbiterio, per continuare poi nella cupola ottagonale e in tutta la zona del transetto, e infine nella navata seicentesca e nelle cappelle laterali.
Tutte le superfici sono state pulite, rimuovendo ogni traccia di polvere, di sali e tutte le sostanze che avevano contribuito ad alterare la percezione delle decorazioni ricoperte da spessi strati di depositi superficiali. Sono state recuperate anche alcune parti dei dipinti, degradate da sali conseguenti ad infiltrazioni di acqua dalle coperture o dall’impoverimento di alcuni strati pittorici.
Un grande lavoro ha comportato la messa in sicurezza degli elementi in stucco mediante imperniatura per prevenire pericolose cadute di parti di modellato.
Insieme ai lavori di restauro è stato messo a norma tutto l’impianto elettrico ed è in corso di installazione il nuovo impianto di illuminazione a LED con corpi illuminanti di grande efficacia e durata che andrà a esaltare e valorizzare l’intervento di restauro per poter apprezzare le meravigliose opere d’arte realizzate in Santuario da chi ci ha preceduto e che noi, oggi, abbiamo il dovere di tramandare a chi verrà dopo di noi.